Esercizio della determinazione e della perseveranza
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Sviluppo della determinazione e della perseveranza perché è importante per la comprensione e l'efficacia dell'esercizio spiegato qui di seguito.
La determinazione è uno stato mentale che può essere coltivato e sviluppato con la giusta predisposizione. Come tutti gli stati mentali, la determinazione scaturisce da fattori psicoemotivi e attitudinali ben precisi, tra questi:
- Desiderio.
In presenza di un desiderio intenso e ben definito è più facile sviluppare e mantenere la determinazione nel perseguire l'obiettivo che ci si è prefissi. - Definizione dello scopo.
Sapere ciò che si vuole è la prima cosa e, forse, la più importante, per sviluppare la determinazione. Una forte motivazione aiuta a superare difficoltà iniziali e imprevisti. - Fiducia in se stessi.
II credere nella propria capacità di poter conseguire un risultato, incoraggia a seguire il piano con determinazione. - Definizione di programmi.
Programmi organizzati, sebbene inizialmente non accurati e non ben centrati, incoraggiano la determinazione e rafforzano la perseveranza. - Conoscenza accurata.
Sapere che i propri progetti sono saldamente fondati su di una conoscenza approfondita della realtà e su esperienze evolutive, favorisce la determinazione. La «presunzione», al contrario del «sapere», indebolisce la determinazione. - Cooperazione.
L'empatia, la tolleranza, la comprensione e la cooperazione armonica tra i membri del gruppo rafforzano la determinazione di ciascun membro. - Forza di volontà e progettualità.
L'esercizio costante di coltivare la volontà e di concentrare i propri pensieri in maniera proattiva sulla definizione di un progetto, al fine di programmare l'ottenimento degli obiettivi che ci siamo prefissi, sviluppa la determinazione. - Abitudine.
La determinazione è il diretto risultato della nostra impostazione mentale, di un’abitudine, ovvero di una deliberata impostazione all'azione adottata come criterio costante di comportamento consapevole. La nostra conformazione mentale si modifica a seconda delle azioni che compiamo e che, seppur inconsciamente, influenzano la struttura psichica con modelli comportamentali che vengono assorbiti e automaticamente riproposti secondo gli schemi adottati ed acquisiti. La paura, una delle più pericolose emozioni distruttive, può essere ad esempio effettivamente curata dalla ripetizione volontaria e sistematica di atti di coraggio. Ciò è ben noto a tutti coloro che hanno fatto quest’esperienza.
Marco Ferrini
(Matsya Avatar das)
Centro Studi Bhaktivedanta, Università Popolare degli Studi Indovedici