Uno sguardo sul Dharma
Nella civiltà Indo-Vedica Il "dharma" è l'ordine implicito che i Greci chiamavano "kosmos". È l'energia divina che sostiene e regolamenta tutto ciò che è.
Il dharma è l'ordine cosmo-etico, la legge sempiterna, il volere del Signore Supremo, Shri Vishnu nel Rig-Veda (10º mandala), che dispensa luce e armonia; è la forza spirituale che tutto sostiene, il principio vitale e le leggi che regolano la vita nell'universo.
Il dharma è l'ordine cosmo-etico, la legge sempiterna, il volere del Signore Supremo, Shri Vishnu nel Rig-Veda (10º mandala), che dispensa luce e armonia; è la forza spirituale che tutto sostiene, il principio vitale e le leggi che regolano la vita nell'universo.
Il dharma è anche religiosità, la connessione al Divino, senza la quale non si potrebbe portare a compimento la benché minima azione evolutiva; è il compimento del proprio dovere, l'acquisizione di quella pietà verso tutte le creature e il creato, di quei buoni sentimenti volti al bene comune che dovrebbero essere espansi al massimo, e grazie ai quali possiamo affrontare la vita nella pienezza del suo più profondo significato: la trascendenza.
Il dharma produce pacificità, serenità, e cooperazione, mentre tutto ciò che è fuori dal dharma conduce a separazione, conflittualità e competizione.
Per intuizione, Isaac Newton dichiarò: “La forza di gravità è un desiderio di Dio, così come tutte le altre forze della fisica”. Newton, uno degli ultimi grandi esponenti della fisica classica, definì le leggi della natura come “pensieri di Dio”.
Il dharma produce pacificità, serenità, e cooperazione, mentre tutto ciò che è fuori dal dharma conduce a separazione, conflittualità e competizione.
Per intuizione, Isaac Newton dichiarò: “La forza di gravità è un desiderio di Dio, così come tutte le altre forze della fisica”. Newton, uno degli ultimi grandi esponenti della fisica classica, definì le leggi della natura come “pensieri di Dio”.
Secondo la visione Indo-vedica, l'intero universo e le leggi psico-fisiche che lo governano sono la manifestazione di un pensiero divino espresso dalla Mente Cosmica; si può quindi considerare l'universo come espressione della volontà creatrice di Dio, un atto creativo mosso dal Suo amore per consentire alle creature nuove esperienze volte a superare i loro limiti e raggiungere la più alta perfezione spirituale (Bhagavad-gita XV.7).
Ricercare un'intima ed autentica connessione alle leggi del dharma, ed esprimerla genuinamente attraverso desideri, pensieri e azioni orientati alla collaborazione col supremo bene, equivale a porre al centro della propria vita il Signore Supremo e a vivere costantemente nella consapevolezza che la legge di Dio, il dharma, è ovunque e la Sorgente da cui promana, Shri Krishna, è nel cuore di ogni creatura (Bhagavad-gita XV.15).
Marco Ferrini
(Matsya Avatara Das)
(Matsya Avatara Das)