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Il mito della caverna 2.0

Care amiche, cari amici,
il seminario che comincia domani, 10 luglio 2020, ci offre un’altra grande opportunità per procedere evolutivamente sul sentiero dell’illuminazione, riflettendo insieme sui temi più importanti della vita, imparando a far uso di ogni accadimento di cui siamo protagonisti o testimoni, spesso di entrambi a turni alternati in rapida successione.
Il mio amato Maestro, Shrila Prabhupada, gloria a Lui, ha spiegato molte volte che l’era di Kali è caratterizzata dalla discordia.
È la discordia infatti che produce la separatività. Dalla separatività alla competizione e al conflitto, e da lì alla distruzione fisica e morale, sono pochi brevi passi.
Separare, confliggere e distruggere sono le inclinazioni caratteriali che troviamo nella stragrande maggioranza delle persone della nostra contemporaneità, mentre condividere per riunire e costruire relazioni per amare, sono qualità sempre più rare.
Siamo in mezzo ad una grave crisi socio-ambientale planetaria che si dispiega dinanzi ai nostri occhi, ma molte persone sembra che abbiano occhi che non vedono e orecchie che non sentono. Sono gli Uomini di Kali-Yuga, gli stessi della caverna descritti nella metafora di Platone.
Oggi, come nel mito della caverna, i più tra coloro che non vedono resta passiva, una parte si adegua alle privazioni subite, mentre una minoranza diventa attiva oppositrice dei pochi che vedono.

Marco Ferrini
(Matsya Avatar das)

Centro Studi Bhaktivedanta, Università Popolare degli Studi Indovedici

 

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