Il filo conduttore
La concatenazione dei pensieri assomiglia ad un treno dai vagoni infiniti.
La libera associazione di pensieri è come il dipanarsi di una matassa infinita, un desiderio infatti può scatenare la concatenazione di milioni e miliardi di pensieri.
Grazie agli insegnamenti e al sentiero tracciato dagli Acarya (maestri, guide, precettori spirituali), così come al loro modello di vita, giungiamo a capire che la causa di tutti i nostri problemi, in questa esistenza incarnata, sono i condizionamenti (panchaklesha).
É quindi su questi che dobbiamo intervenire per trasformarli; tali condizionamenti provengono dalla immedesimazione o identificazione con ciò che non siamo (avidya, asmita) e generano alienazione, estraniando l’essere umano dal sé e dalla sua vera natura ontologica.
E’ opportuno iniziare ad intraprendere questo processo di destrutturazione dei condizionamenti e trasformazione del nostro falso ego, per avviarci verso il riavvolgimento del filo della matassa e giungere a riscoprire la profondità della nostra vera essenza, in relazione con Dio.
Marco Ferrini